Le 10 domande che facciamo a tutti

Andrea Ballarin (Manne Guitars Italy)

Andrea ‘Manne’ Ballarin è un punto di riferimento della liuteria italiana, intesa come arte, tradizione e innovazione; un punto fisso del settore a fiere ed esposizioni nazionali e straniere. Le sue chitarre sono state paragonate alla Ferrari, icona del Made In Italy per qualità e carattere, e non è difficile capirne il perché: è sufficiente guardarle, accarezzarle e suonarle.
Andrea è il liutaio che va in macchina in Polonia a riprendersi le chitarre rubate alla fiera di Francoforte, che fa chitarre da botti di Whisky scozzese Lagavullin, e addirittura da una briccola, il palo della laguna di Venezia che serve a mostrare la direzione, la via da seguire. Forse quella via è quella che ha permesso ad Andrea di vendere più di 2.700 strumenti in tutto il mondo.
Andrea fa splendidi strumenti con le sue mani, su misura o seguendo i suoi gusti e modelli standard. Ma soprattutto, ha sempre un sorriso da regalare a chi s’interessa alle sue creazioni. Andrea è un gran tipo.  


SEI CORDE…
 

1. 
GUITARS EXCHANGE: Come sei finito (o hai iniziato) a fare il liutaio?

ANDREA BALLARIN: E' stata un’occasione. Un costruttore di bassi della mia città aveva bisogno di sviluppare quello che stava facendo, allora ho lavorato con lui un anno, poi la società che dovevamo fare non è stata fatta, allora ho aperto la Manne Guitars. Avevo trovato un lavoro con mille sfaccettature e mille competenze, che mi appassionava moltissimo e la richiesta di strumenti artigianali era forte.  

2. 
GUITARS EXCHANGE: Che cosa ispira il disegno e la realizzazione di una nuova chitarra?
ANDREA BALLARIN: Una ricerca timbrica, estetica, ergonomica. Ci sono delle regole basilari ma c'è molto spazio per le nuove idee, per lo sviluppo, la miglioria, la risposta alle richieste dei musicisti. Cerco poi di mantenere una produzione che abbia un filo rosso che unisca tutti i modelli, una filosofia, un senso comune.  

3. 
GUITARS EXCHANGE: Cerchi un determinato suono per qualche ragione precisa?

ANDREA BALLARIN: Nel corso di questi 28 anni mi sento ora più che altro uno chef che soddisfa le richieste dei musicisti, combinando spezie, essenze, ingredienti per ottenere un risultato specifico. Nel corso degli anni a ogni creazione ho applicato dei criteri che ho definito, riuscendo ad accontentare, ad avvicinarmi il più possibile, alle preferenze o richieste personale di ogni cliente.  

4. 
GUITARS EXCHANGE: Scegli e spiega perché: soul, jazz, blues, rock, pop…o cosa?

ANDREA BALLARIN: Nella storia della musica gli stessi strumenti sono stati usati dal surf al rock, dal country al jazz. E' il tipo di timbro che conta, è la risposta dinamica che lo strumento restituisce al musicista. Sono contrario all'omologazione e credo che alcuni musicisti cerchino fortunatamente più la loro espressione, la loro voce, e non solo l'indossare delle icone.    

5. 
GUITARS EXCHANGE: Sei un artista a commissione o un eremita solitario?

ANDREA BALLARIN: Molti considerano il mio lavoro artistico ma per me è solo quello che so fare. Cerco di mettere tutto me stesso in quel che faccio. E' vero che si lavora meglio quando si è da soli, quando il lavoro ti avvolge completamente, senza distrazioni. L'eremita solitario lo faccio quando vado sulle montagne a scattare foto!  

6. 
GUITARS EXCHANGE: Qual è l’ultimo disco che hai comprato e qual è l’ultimo che hai ascoltato?

ANDREA BALLARIN: Comprato e ascoltato per me coincidono perché è vero che sento e vedo molta musica gratis ma se c'è qualcosa che mi piace la compro. Gli ultimi CD comunque sono Croz di David Crosby e gli Snarky Puppy. Poi mi regalano dei cd molti musicisti, li ascolto tutti, qualsiasi genere.  

…UN CORPO…
 

7. 
GUITARS EXCHANGE: Elettrico o acustico?

ANDREA BALLARIN: Nei miei strumenti il corpo, assieme ad altri tre elementi sostanziali, è il responsabile della coloritura della sonorità, è il fattore che arricchisce o svuota le armoniche e inviluppo del suono. Il corpo è quindi acusticamente attivo, meglio dire fisicamente attivo, influenzando e interferendo sulla vibrazione delle corde.  

…UN MANICO…
 

8.  
GUITARS EXCHANGE: Qual è il segreto dei legni che usi?
ANDREA BALLARIN: Sulla composizione del manico lavoro sin dalla prima fiera nel settembre del 1987, osservando i risultati della variazione di umidità e temperatura. Da circa sei, sette anni ho trovato una formula ideale che è realmente unica. A mio parere sia timbricamente, sia come performance è una soluzione efficace e perfettamente bilanciata.   

…E DUE MANI.
 

9. 
GUITARS EXCHANGE: Perché una chitarra fatta da un liutaio costituisce un’alternativa rispetto a quelle dei grandi fabbricanti?
ANDREA BALLARIN: Costituisce un’alternativa nel momento in cui non si sceglie uno strumento per il colore o per chi lo suona o lo ha suonato. E' una alternativa che offre il piacere di farsi costruire uno strumento trovando un professionista valido che capisca e materializzi tutte le esigenze e desideri. E' un passo in avanti rispetto a comprarlo in un negozio supermercato dove passi alla cassa e stop. E' una alternativa che offre la sicurezza che il tuo strumento gode di un 'assistenza non solo rispetto allo strumento ma alla soddisfazione del cliente che deve essere del 100%. Vuol dire addentrarsi in modo più approfondito nel funzionamento dello strumento e di capire e imparare a conoscere e distinguere le proprietà timbriche.  

10. 
GUITARS EXCHANGE: Chi suona le tue chitarre? Chi ti piacerebbe che le suonasse?

ANDREA BALLARIN: Le suonano sia dei professionisti talentuosi e le suonano tutte quelle persone che apprezzano il mio progetto, capiscono il lavoro che faccio e lo apprezzano. Tutti mi hanno aiutato a creare degli strumenti innovativi, originali, con una loro personalità. Chi mi piacerebbe le suonasse?... non saprei proprio! La mia soddisfazione principale è ricevere dei commenti di soddisfazione dei miei clienti. Mi danno la conferma di avere fatto un buon lavoro.        



Manne Guitars in vendita su Guitars Exchange

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