Una fiera, centinaia di chitarre...in 10 minuti!

Malaga, Spagna, a metà settembre è una vera poesia: il clima, la vegetazione, le carrozze per le vie del centro...

Sulla terrazza dell'ultimo piano di un hotel del centro vicino alla cattedrale, si possono perdere ore in compagnia di qualche gin tonic (diventato, ora e qui, una piacevolissima espressione di arte liquida) con lo sguardo perso verso l'orizzonte e il mare infinito.

Gli zoccoli dei cavalli sull'asfalto battono un ritmo che ricorda le nacchere: suona musica andalusa, suona Paco de Lucia, che da qualche parte nel cielo degli artisti, starà guardando la sua amata Andalusia, epicentro, in questi giorni, del miglior artigianato delle sei corde presente sulla penisola iberica. Abbiamo visitato la Fiera Internazionale della Chitarra di Malaga nella sua prima edizione.

Due le aree espositive: lo spazio acustico (saturo di chitarre 'spagnole' -come non potrebbe essere altrimenti qui chiamano così la chitarra conosciuta in tutto il mondo come 'classica'-) con i suoi 30 stand, e lo spazio elettroacustico con una quindicina abbondante di stands. Ci saranno concerti, clinics , master class, conferenze, premi...

Sabato mattina, appena aperte le porte del bellissimo Palazzo dei Congressi ed Esposizioni della città, l'atmosfera è tranquilla, per quello abbiamo scelto questo momento per fare un giro fra gli stand, mescolandoci fra esperti e curiosi, virtuosi e sognatori, maestri liutai e chitarristi apprendisti.

...e questo è ciò che abbiamo visto...

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